Forse non lo sapevi, ma ogni anno il Ministero del lavoro dedica del tempo a rimodulare l’importo del risarcimento in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale, in base al variare del costo della vita. Questo importo viene quindi comunicato ed aggiornato ogni anno dall’INAIL, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
Con la Circolare INAIL n. 14 del 18 Maggio 2021 l’INAIL recepisce quindi la rivalutazione degli importi delle prestazioni economiche per danno biologico, con decorrenza dal 1° luglio 2020.
In base al decreto, tutti gli importi delle prestazioni economiche per danno biologico sono state rivalutate nella misura dello 0,5%.
Come funziona il risarcimento INAIL?
Il risarcimento INAIL viene calcolato sulla base del danno biologico, il quale indica la quota di integrità fisica che l’organismo perde a causa di un evento e che viene risarcita dall’INAIL attraverso l’erogazione di una prestazione che si differenzia in base al grado di danno subito. Il punteggio viene calcolato da un Medico Legale che, a seguito di un’apposita visita, confronta il danno patito dalla vittima con apposite tabelle disposte dalla legge. Questo punteggio indica quindi il Danno Biologico permanente, anche chiamato I.P. (Invalidità Permanente).
Da 0 a 6 punti di Invalidità Permanente
Se il punteggio di invalidità permanente calcolato rientra nella soglia 0-6 punti (franchigia), al lavoratore non viene riconosciuto nessun risarcimento da parte dell’Inail.
Da 6 a 15 punti di Invalidità Permanente
Qualora la misura del danno biologico sia compresa da 6 a 15 punti, si prevede che venga erogata una prestazione una-tantum, quantificata anche in base all’età del soggetto che ha subito il danno, indipendentemente dal fatto che questo sia causato da un infortunio o da una malattia professionale. In questo caso, quindi, l’INAIL riconoscerà in un’unica soluzione un risarcimento pari al valore del punteggio assegnato alla vittima.
Oltre 15 punti di Invalidità Permanente
Se, invece, l’invalidità supera il 15% l’INAIL corrisponde un vitalizio mensile per danno biologico. Tale vitalizio viene versato al lavoratore con cadenza mensile. A questa mensilità va aggiunto il danno patrimoniale calcolato sulla base della retribuzione annuale percepita dal lavoratore nell’anno precedente e sulla base del grado di invalidità permanente riscontrato.
Come funziona il risaricmento danni in caso di Infortunio sul Lavoro?
Gli infortuni sul lavoro sono definiti come quegli incidenti che avvengono per “causa violenta in occasione del lavoro” e che determinino il decesso, l’inabilità permanente o l’inabilità temporanea del lavoratore per almeno 3 giorni.
Forse non tutti sanno che l’infortunio sul lavoro non si limita solamente all’incidente avvenuto nel luogo di lavoro o durante l’orario lavorativo. La Legge, infatti, prevede che ci si riferisca ad Infortunio sul Lavoro anche nei casi in cui l’incidente avviene “in itinere”, ovvero durante il tragitto di andata e ritorno tra casa e ufficio o comunque, in presenza di elementi collegabili all’attività lavorativa.
Quando si tratta di risarcire un infortunio sul lavoro, non ci si limita a risarcire solamente il danno biologico (fisico) patito dal lavoratore ma, bensì, il suo danno esistenziale, quello morale e quello derivante dall’eventuale perdita delle capacità psicofisiche necessarie a creare future opportunità professionali.
L’infortunio sul lavoro deve essere distinto dalla cosiddetta malattia professionale (detta anche tecnopatia). In entrambi i casi il lavoratore, in occasione dello svolgimento del lavoro, contrae una malattia del corpo, ma solo nell’infortunio sul lavoro la causa della malattia deve essere ricercata in una “causa violenta”.