La sentenza ha imposto all’amministrazione comunale di Venezia un risarcimento di 330 mila euro alla famiglia del defunto ex dipendente di Acnil (Azienda Comunale di Navigazione Interlagunare) per il comprovato nesso causale tra la sua malattia polmonare, il lavoro a contatto con le polveri di amianto ed il decesso. Già nell’autunno del 2020 il Tribunale di Venezia aveva emesso la sentenza, discussa ieri Martedì 16 Febbraio in commissione consiliare.
Il Giudice del Tribunale di Venezia ha accolto la richiesta di risarcimento presentata dalla moglie e dalle figlie del defunto, per il loro sconvolgimento determinato dalla perdita del loro caro. L’uomo aveva sviluppato una malattia letale denominata mesotelioma, malattia causata dalla prolungata esposizione alle polveri di amianto.
Il danno totale è stato quantificato in 660 mila euro: 250 mila euro alla moglie del defunto e 175 mila euro a ciascuna delle due figlie, oltre oneri, interessi e spese sostenute. Il Comune sarà tenuto a risarcire per conto di Acnil, ai tempi società municipalizzata dei trasporti di navigazione, la somma di 330 mila euro (ovvero la metà esatta), lasciando ad ACTV la parte restante.